Al momento stai visualizzando Energia, mazzata sui consumatori, intervengano anche Regioni e Comuni

Dopo tante ipotesi ieri sera sono stati resi noti i dati di Arera in merito all’impatto degli aumenti del costo di energia e gas: + 29,9% per l’energia elettrica, + 14% per il gas.

Nonostante le risorse messe in campo dal governo per calmierare i prezzi, gli aumenti delle tariffe di gas e energia elettrica, secondo i dati dell’Autorità, peseranno, dal 1 ottobre, per 300 € l’anno sulle famiglie italiane

Si tratta di una vera e propria mazzata che non può essere accettata, sopratutto in un quadro di rincaro generale dei prezzi e di incertezza economica diffusa.

Dovrebbero salvarsi dai rincari solo le utenze che rientrano nei parametri, 8200€ di reddito ISEE, utili per ottenere il Bonus energia.

Va inoltre valutato che le risorse del Governo, ingenti per quanto insufficienti, basteranno solo fino alla fine del 2021.

E dopo?

Pare che l’Unione Europea intenda scendere in campo per un’azione comune di sostegno a cittadini e imprese, che alla luce di questi dati oltre che doverosa pare urgente ed imprescindibile.

Oltre tutto questi aumenti stanno alla base di un concreto rischio inflattivo che non sarà mai recuperato da aumenti di stipendi, pensioni e da redditi autonomi deboli sul mercato.

E’ del tutto evidente che non solo le famiglie già “aiutate” dal bonus e “protette” dalle risorse del governo avranno necessità di diminuire questo impatto, ma anche quelle con redditi che sforano quei limiti ma che rischiano comunque di non farcela e andare ad allargare le file di coloro che saranno costretti a decidere nel prossimo inverno se accendere la luce o riscaldarsi e cadere nella cosiddetta povertà energetica. Si rende inoltre necessaria una revisione delle regole e moratoria della sospensione dell’erogazione di energia e gas in caso di morosità.

Riteniamo perciò che anche le istituzioni locali, Regione e Comuni, debbano mettere in campo delle risorse per scongiurare questo scenario e su questo punto le associazioni dei consumatori chiederanno un confronto urgente.

S.M.

Bologna, 29 settembre 2021

Realizzato con i fondi del Ministero dello sviluppo economico. Riparto 2020

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